09/11/2022

Che differenza c’è tra ernia del disco e protrusione discale? Facciamo chiarezza

È frequente confondere ernie e protrusioni discali, due patologie che riguardano il disco intervertebrale e che possono manifestarsi a livello cervicale, dorsale e lombare.

Cos’è il disco intervertebrale

È una struttura anatomica che funziona da “ammortizzatore” tra le vertebre e rende possibili i movimenti della colonna vertebrale. Il disco è formato da due parti distinte:

  1. una centrale - detta nucleo polposo - costituita da una sostanza gelatinosa composta per oltre l’88% da acqua
  2. una anulare esterna - detta anello fibroso - caratterizzata da strutture fibro-cartilaginee disposte in strati concentrici attorno al nucleo centrale

Differenza tra ernia e protrusione

Nel caso della protrusione discale, il disco intervertebrale risulta sfiancato dallo spostamento del nucleo oltre la sua sede naturale, mentre l’anello fibroso appare integro.

Nell’ernia del disco, invece, la fuoriuscita del nucleo polposo va oltre l’anello fibroso e può schiacciare la radice del nervo. Ne deriva quindi una sintomatologia molto dolorosa e la comparsa di contratture muscolari e formicolii all’arto superiore (cervicobrachialgia) o a quello inferiore (lombosciatalgia).

Cosa fare alla comparsa i sintomi

In Azimut consigliamo di rivolgersi ad un medico specialista affinché, a seguito di una visita fisiatrica, possa definire l’inquadramento diagnostico e prescrivere eventuali esami strumentali (come la risonanza magnetica).  

Il programma riabilitativo in caso di ernia del disco

Nell’episodio acuto, per i primi giorni, si consiglia riposo assoluto ed eventualmente l’uso di farmaci antinfiammatori, miorilassanti ed antinevritici (su indicazione del medico).
Alla riduzione della sintomatologia dolorosa, normalmente si può iniziare il percorso riabilitativo con il fisioterapista, comprensivo di terapia strumentale e rieducazione motoria in acqua e in palestra.

L’intervento chirurgico è preso in considerazione nel caso in cui i sintomi dovessero persistere, prima che possano instaurarsi delle lesioni permanenti a carico dei nervi degli arti.