26/09/2022

Fisioterapia e incontinenza urinaria

Come suggerisce il nome, si parla di incontinenza urinaria nei casi in cui si verifica una perdita involontaria di pipì. Può manifestarsi con poche gocce o con perdite più abbondanti e la fisioterapia può essere di supporto per aiutare a contrastarla.

Chi è maggiormente soggetto?

Si manifesta in modo più diffuso nelle donne ma può verificarsi anche negli uomini, in particolare a seguito di interventi chirurgici come la prostatectomia (intervento di rimozione totale o parziale della prostata).

Quali fattori la causano?

L’incontinenza urinaria può essere da sforzo o da urgenza. Nel primo caso la perdita avviene durante il movimento e gli sforzi (anche banalmente a causa di colpi di tosse e starnuti) in cui lo sforzo compiuto durante un’attività supera la capacità di controllo della muscolatura pelvica. A molte donne succede anche senza svolgere attività considerate “pesanti”, ma semplicemente sollevando piccoli pesi o durante attività sportive come la corsa. L’incontinenza da urgenza, invece, ha come sintomo il bisogno impellente di urinare, senza possibilità di rimandare.
Urgenza e sforzo possono talvolta comparire insieme.

In che modo la fisioterapia può essere di supporto?

Il trattamento è solitamente di tipo conservativo e prevede:

  • lavoro sulla muscolatura pelvica (di rinforzo ma non solo)
  • correzione di abitudini di vita quotidiana (che se scorrette possono indebolire molto la muscolatura)
  • miglioramento della postura e della respirazione

Nei nostri centri Azimut, la fisioterapia per l’incontinenza urinaria è un percorso personalizzato sul singolo individuo che inizia con un’attenta valutazione muscolare e posturale, cui possono seguire degli esami specifici per approfondire.
Tra le terapie più utilizzate, sono previsti:

  • esercizi specifici (tra cui esercizi con l’utilizzo di fitball)
  • trattamento manuale
  • stretching
  • elettrostimolazione
  • biofeedback
  • tecarterapia

Perché è importante intervenire?

L’incontinenza è un disturbo che compromette la vita sociale e che può modificare drasticamente le abitudini quotidiane. Per questo è importante superare i tabù legati ai ai disturbi del pavimento pelvico tramite l’informazione e la prevenzione.

Consigliamo di rivolgersi ad uno specialista per una valutazione, soprattutto in periodi delicati della vita come la gravidanza, il post-partum e la menopausa, senza sottovalutare piccole perdite che si verificano anche in età giovane (ad esempio praticando sport ad alto impatto come cross-fit, pallavolo e corsa).

Per maggiori informazioni, contattaci e fissa un appuntamento con i nostri specialisti:
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