13/11/2020

Parliamo di meralgia parestesica: sintomi, cause e terapia

La meralgia parestesica è un disturbo di tipo neurologico caratterizzato da un’alterazione della percezione sensitiva cutanea nella parte alta e in quella esterna della coscia. I sintomi più comuni sono formicolio, intorpidimento e dolore bruciante.

Qual è la causa principale?

Il fattore scatenante è la compressione del nervo femoro-cutaneo laterale che decorre a livello dell’inguine e ha una funzione esclusivamente sensitiva e non motoria. 
Il disturbo potrebbe insorgere in caso di: 

  • stato di gravidanza 
  • sovrappeso 
  • indumenti troppo stretti
  • cinture di sicurezza se indossate per un tempo prolungato o dopo un forte impatto

Anche il diabete è una possibile causa, dato che può comportare una sofferenza nervosa di origine metabolica. 

Come distinguere la meralgia parestesica dalla sciatica? 

Due indizi la differenziano dalla lombo-sciatalgia: la zona della coscia in cui si manifestano i sintomi e l’eventuale impedimento motorio. 
Mentre la sciatica si manifesta con formicolii, bruciori, sensazioni di spilli profondi nella zona posteriore della coscia e a volte fino al piede, la meralgia parestesica provoca fastidi nella parte superiore e in quella laterale. Inoltre, è possibile che a tali sintomi si associno debolezza e pesantezza nel muovere l’arto inferiore.

È utile seguire un trattamento riabilitativo?

La riabilitazione ha due funzioni principali: alleviare i sintomi ed evitare le recidive. Occorre comunque modificare le attività quotidiane per permettere la corretta guarigione del nervo, secondo le indicazioni fornite dal fisioterapista

Ci sono delle terapie consigliate? 

La terapia fisica più indicata è la T.E.N.S. (stimolazione transcutanea del nervo) che può essere utile per alleviare il dolore da compressione.
Si consigliano inoltre:

  • esercizi terapeutici di decompressione con anche flesse per mobilizzare il bacino 
  • manipolazione miofasciale dei muscoli retto femorale ed ileopsoas
  • massaggio trasverso profondo del legamento inguinale
  • esercizi di stretching per la muscolatura dell’anca e del bacino

Se il dolore risulta invalidante, il medico curante potrebbe prescrivere dei farmaci antinfiammatori o corticosteroidi.

Si possono adottare dei comportamenti precauzionali? 

Evitare posizioni statiche - sedute o in piedi - per un lungo periodo, non accavallare le gambe, indossare abiti comodi, riposare gli arti inferiori sostenendoli con un cuscino per circa 20-30 minuti al giorno.
Queste sono alcune contromisure con intento decompressivo che possono rivelarsi efficaci aiutando ad alleviare la sofferenza del nervo.