Abbiamo intervistato Matteo Cossavella, Chinesiologo Azimut, sulla riatletizzazione e sul perché va inserita nel processo di recupero.
Cosa si intende per riatletizzazione?
Per riatletizzazione si intende la fase terminale del percorso di recupero funzionale di un atleta in seguito a un infortunio. È un concetto di recente introduzione che va a completare il processo riabilitativo.
Perché inserire la riatletizzazione?
Perché il processo di recupero non può terminare con quello riabilitativo, ma necessita obbligatoriamente di un avvicinamento all’attività sportiva specifica. È fondamentale la collaborazione con lo staff sanitario per il passaggio di consegne.
Come viene strutturato un programma di riatletizzazione?
- test di valutazione inizio programma - intermedi - fine programma
- sviluppo capacità condizionali e coordinative
- sviluppo core stability
- prevenzione eventuali re-infortunio
Struttura della programmazione:
- P.P.G. (periodo di preparazione generale): periodo caratterizzato da esercitazioni
aspecifiche che non vanno a riprodurre il gesto sportivo, ma sono improntate allo
sviluppo di forza - ipertrofia, capacità propriocettive e coordinative di base. Test di
valutazione di base.
- P.P.S. (periodo di preparazione specifica): periodo caratterizzato da esercitazioni
specifiche del gesto sportivo, con particolare attenzione al controllo della forza e
l’aspetto coordinativo durante la ripetizione del movimento. Test di valutazione intermedi.
- P.C. (periodo competitivo): ripresa completa dell’attività agonistica con test di valutazione
finali. eventuali controlli periodici.