Un anziano su tre manifesta i sintomi della basofobia, una condizione psicologica caratterizzata dalla paura di cadere durante il cammino, pur in assenza di deficit neurologici. Ne parliamo con il nostro fisioterapista Luca Zamprotta.
Ad alimentare la paura nelle persone anziane intervengono fattori fisici, quali il fisiologico decadimento dei riflessi, del tono muscolare e delle reazioni posturali. Spesso infatti, coloro che iniziano a soffrire di basofobia hanno già esperienza di cadute o hanno riportato un trauma importante.
La presentazione clinica è caratterizzata da una sensazione di forte paura nel momento della statica eretta. Il paziente, non appena assume la posizione di carico sugli arti inferiori, è colto dall’istinto di aggrapparsi ad oggetti o persone che gli sono intorno. Si trova con i muscoli delle gambe irrigiditi e in un’apparente difficoltà a camminare. La paura contribuisce a mettere in ulteriore pericolo il soggetto, a causa della perdita di lucidità durante il cammino.
Le complicanze immediate possono essere traumi cranici o fratture agli arti; a lungo termine potrebbero verificarsi disabilità residua, ulteriore paura di cadere, isolamento sociale, ricovero in case di riposo.
A livello fisioterapico si valutano diversi aspetti:
Inoltre, si tengono in considerazione anche i farmaci assunti ed eventuali cadute già avvenute in passato.
Dopo aver completato il quadro clinico, si programma un intervento di riabilitazione individuale che può comprendere:
I benefici derivanti dall’attività fisica vengono rapidamente persi con l’inattività: è quindi opportuno evitare il più possibile la sedentarietà.