29/10/2021

Quando è consigliabile rivolgersi al fisiatra?

Il percorso riabilitativo nei centri Azimut inizia con una prima visita fisiatrica che consente la corretta formulazione della diagnosi e definisce il Progetto Riabilitativo più adatto al paziente.
Scopriamo chi è il fisiatra e qual è il suo ruolo. 

Cosa fa il fisiatra? 

Il fisiatra è un medico specializzato in fisiatria - anche conosciuta come ‘medicina fisica e riabilitativa’ -, la branca della medicina che si occupa della terapia e della riabilitazione della disabilità al fine di garantire al paziente la più vasta autonomia possibile, compatibilmente con le sue possibilità fisiche, motorie e psicologiche. 

Il medico riabilitativo si occupa, quindi, della rieducazione funzionale di quei pazienti che hanno perso le loro abilità a seguito di traumi o patologie e che mostrano dei margini di recupero parziale o totale. Ad esempio, i pazienti con problemi e patologie di natura ortopedica, traumatologica, neurologica, reumatologica e angiologica, o che necessitano di riabilitazione in seguito ad un intervento chirurgico.
Possono essere impiegati le terapie fisiche, i farmaci, gli esercizi terapeutici a secco ed in acqua, l’utilizzo di tutori. 

Quali patologie cura il fisiatra?

Diagnosta e terapeuta, è preparato alla lettura e prescrizione di esami diagnostici atti ad individuare le corrette terapie in caso di: 

  • Infortuni articolari - ad esempio distorsioni, lussazioni e borsiti 
  • Tendinopatie - ad esempio tendinopatia della zampa d’oca
  • Infortuni muscolari - ad esempio contratture e stiramenti
  • Deformità della colonna vertebrale - ad esempio scoliosi  
  • Nevralgie, cervicalgie e lombalgie 
  • Sindrome da compressione nervosa - ad esempio sindrome del tunnel carpale 
  • Discopatie 
  • Artrosi - ad esempio artrite e gonartrosi
  • Malattie metaboliche delle ossa - ad esempio l’osteoporosi 

La visita fisiatrica

Chi si rivolge ad Azimut viene sottoposto ad una prima visita fisiatrica, essenziale per la diagnosi e la definizione degli obiettivi nel breve e lungo periodo, oltre che alla compilazione del Progetto Riabilitativo. 
Si inizia con una breve intervista relativa alla sintomatologia, che consente di avere un’idea generale della problematica, e si procede con l’anamnesi, ossia la storia clinica del paziente: si prendono in considerazione stato di salute generale, malattie sofferte in passato, abitudini di vita e lavoro, sport praticati, eventuali malattie ricorrenti in famiglia. 
Successivamente si passa all’esame obiettivo: tramite manovre apposite, il fisiatra esamina il paziente e ricerca sintomi correlati ad una specifica sofferenza dell’organismo. 
Dopo aver raccolto tutte le informazioni utili ed aver effettuato una diagnosi completa, eventualmente richiedendo ulteriori esami diagnostici (come la risonanza magnetica), il medico fisiatra definisce il programma riabilitativo e lo condivide con il paziente e con i collaboratori del Centro. 

Fisiatra, fisioterapista, ortopedico: le differenze 

Capita spesso di confondere queste tre figure professionali che, nonostante collaborino per una miglior riuscita del progetto riabilitativo, sono chiaramente diverse tra loro. 
La principale differenza tra fisiatra e ortopedico è in ambito terapeutico: entrambi sono medici specialisti nell’apparato locomotorio, ma mentre il primo si avvale esclusivamente di trattamenti conservativi, il secondo - medico chirurgo con specializzazione in ortopedia e traumatologia - ricorre talvolta a interventi chirurgici
Il fisioterapista invece, è un professionista sanitario che si occupa di riabilitazione motoria e neurologica. Non può quindi fare diagnosi, ma si occupa della parte operativa della riabilitazione, seguendo step-by-step il paziente e proponendo al medico diagnosta eventuali modifiche al progetto riabilitativo. 

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