29/11/2017

Cefalea miotensiva, cause e rimedi


La cefalea affligge molte persone e incide negativamente sul rendimento professionale e sulla qualità della vita in generale. Sul tema lasciamo la parola al nostro osteopata Marco Giardino che risponderà alle domande più frequenti.

Si tratta di un disturbo grave?

La cefalea miotensiva è una patologia non grave, ma che arreca disturbi che da moderati possono talvolta essere severi disturbando o impedendo le normali attività quotidiane. Tra le diverse forme di cefalea o di emicrania quella miotensiva è senz'altro la più comune.

Di che cosa si tratta, qual è la causa di questo disturbo?

Lo dice il nome stesso, il dolore irradiato al capo deriva dalle strutture muscolari dell'area cervicale, della nuca e della testa, ad esempio i muscoli della colonna cervicale e i grandi muscoli della masticazione che si inseriscono a livello delle tempie. Questi muscoli possono andare incontro a stati infiammatori derivanti da una eccessiva o prolungata tensione oppure possono irritare per compressione le strutture nervose della nuca che innervano la parte posteriore e superiore del cranio.

Qual è l'approccio di Azimut e come può essere di aiuto?

Innanzitutto è necessaria una diagnosi specifica al fine di escludere altre forme di cefalea o di emicrania che, a differenza delle miotensive, sono di altra competenza. Questo è il compito del fisiatra che, eventualmente, può anche richiedere esami specifici come controlli ematici o radiografie.
Se la diagnosi è quella di cefalea miotensiva il nostro approccio è solitamente multidisciplinare.

Si procede inizialmente individuando con precisione quali sono i muscoli interessati per poi cercare di capire la causa dello stato di tensione degli stessi che, chiaramente, può essere diversa da paziente a paziente.
Diverse infatti possono essere le strutture muscolari o articolari che manifestano alterazioni funzionali tali da alterare la corretta postura e mobilità dell'area cervicale e cranica generando così tensioni anomale che favoriscono l'insorgenza di infiammazioni all'origine della cefalea.

Nel nostro centro Azimut è compito dell'osteopata valutare il paziente per individuare le disfunzioni presenti nel sistema muscolo scheletrico del paziente, programmare e applicare un piano terapeutico attraverso un trattamento manuale sicuro e specifico.

Ci sono altre figure professionali e altri approcci che utilizzate?

Sì, alla prima fase può seguire un piano di trattamenti altrettanto importanti che vedono il paziente partecipare attivamente, mi riferisco alla chinesiterapia e/o alla ginnastica mirata che è fondamentale ad esempio in tutti quei pazienti che svolgono lavori sedentari o che devono assumere posture scorrette durante l'attività professionale.

Qui entrano in gioco il fisioterapista e il chinesiologo che seguono il paziente con esercizi individuali e specifici oltre a fornire informazioni sul corretto atteggiamento posturale da assumere durante la giornata e nelle differenti attività. Da noi in Azimut queste attività si possono svolgere con sedute individuali o a piccoli gruppi sia in palestra che in acqua nella piscina riscaldata.

Se il dolore è intenso e persistente è sufficiente l'approccio che mi ha descritto?

Talvolta nelle cefalee più severe o persistenti vengono prescritte anche sedute di elettroterapia: laser, ultrasuoni o T.E.C.A.R., terapie efficaci nel ridurre il dolore specie se affiancate alle terapie manuali.

In ogni caso non esiste un protocollo standard per la cefalea miotensiva bensì un'attenta valutazione e pianificazione di un piano terapeutico individualizzato che tenga in considerazione le singole caratteristiche e necessità del paziente.

Quali risultati ottenete?

Con una diagnosi specifica, un approccio che agisce sulla causa del problema e dando al paziente i giusti strumenti per mantenere un buono stato di salute i risultati sono molto positivi e, nella maggior parte dei casi, si raggiungono in tempi brevi.