25/10/2019

Running: vantaggi e rischi di uno degli sport più praticati

Il running - o corsa - è uno sport che si svolge tipicamente all’aperto ed è fra i più praticati nel nostro paese da persone di tutte le età, atleti o non. Sempre più spesso nelle nostre città si vedono persone che lo praticano nel tempo libero, nelle più disparate ore del giorno per tenersi in forma, stare all’aria aperta e svagarsi. 

Quali sono i benefici della corsa?

Viene classificato come esercizio aerobico e, come le altre attività appartenenti a questa famiglia, se praticato con costanza contribuisce al mantenimento di uno stile di vita sano e attivo migliorando lo stato di salute cardiovascolare e respiratorio, contribuendo al controllo di peso corporeo e glicemia e rappresentando per molti una “valvola di sfogo” per lo stress.

Ci sono rischi?

È opportuno ricordare che questo sport può comportare anche alcuni rischi, in particolare cardiovascolari, e possibili problemi articolari e muscolo-tendinei. Prima di iniziare a praticarlo è quindi consigliato sottoporsi a visita medica sportiva con test da sforzo e elettrocardiogramma per verificare che non vi siano pericoli per la salute.
Sia per chi desidera approcciarsi a questa attività sia per chi è un atleta abituale, può essere utile l'analisi biomeccanica della corsa che consente di monitorare ed eventualmente migliorare le performance. 

La possibilità di infortunio è alta?

In un anno la percentuale di infortuni tra i runner si aggira tra il 37% e il 56%, la maggior parte di essi sono infortuni da overuse, solo in caso di cadute o incidenti si va incontro a lesioni o fratture. I problemi da overuse sono legati a ripetitività del gesto e impatto tra piede e terreno per migliaia di volte ad ogni uscita, possono riguardare la componente articolare e quella muscolo-tendinea.

Alla comparsa della sintomatologia dolorosa il medico specialista, ad esempio un fisiatra, valuterà il problema specifico approfondendo quando necessario con esami strumentali e analizzando il runner nel suo complesso, non solo nella parte dolente.

A seconda dell’esito della visita può essere necessario un periodo di riposo funzionale, in altri casi possono essere indicate terapie strumentali e trattamento riabilitativo. Il fisioterapista ha il compito di individuare le cause che hanno contribuito all’insorgenza del problema intervenendo per modificarle quando possibile, al fine di evitare una futura recidiva.

Quanto incide un allenamento scorretto?

Gli errori legati all’allenamento sono i più frequenti e rappresentano il 60% delle cause di queste patologie da overuse, questi sono:

  • eccessivo chilometraggio
  • cambio improvviso di routine
  • errore nel gesto specifico
  • partecipazione a molte competizioni ravvicinate.

Altri fattori di rischio sono legati a anomalie anatomiche, traumi avvenuti in passato e età del runner.

Si consiglia di aumentare gradualmente il chilometraggio di settimana in settimana e di tenere il proprio ritmo senza forzarlo e se vengono individuati errori nel gesto specifico, provare a modificarli per evitare che portino a nuovi problemi in futuro.