La sindrome del tunnel cubitale è una delle più comuni neuropatie “da intrappolamento”, seconda solo alla sindrome del tunnel carpale. Approfondiamo l’argomento con Moreno Brustia, fisioterapista Azimut nella sede di Biella.
Questa condizione può essere causata da numerosi fattori, tra cui:
Alla base di questi fattori ci possono essere traumi - diretti o indiretti - e condizioni congenite, come ad esempio la deformità in valgo del gomito. Possono influire anche atteggiamenti posturali in flessione e movimenti ripetitivi che sollecitano eccessivamente il gomito e creano stress in valgo, come spesso accade agli atleti lanciatori.
I sintomi tipici di questa patologia includono:
Dopo un’attenta e accurata diagnosi da parte del medico fisiatra, e in base alla gravità della condizione riscontrata, si può optare o per un trattamento conservativo o per un trattamento chirurgico.
È l’ideale in caso di irritazione nervosa acuta, ha un alto tasso di successo nella gestione di questa problematica ed è consigliato per un periodo di almeno 3 mesi.
Nel Programma Riabilitativo vengono definite le modalità e le terapie consigliate:
Uno dei punti fondamentali del progetto riabilitativo prevede la rieducazione al corretto utilizzo dell’arto colpito e la progressiva modificazione delle attività che possono aver provocato o acuito le problematiche. Il terapista si occupa di valutare la postura e i movimenti errati che vengono svolti nelle abituali attività quotidiane, rieducando quindi il paziente ad un corretto comportamento. Si affiancano, inoltre, il rinforzo muscolare e gli esercizi di recupero dell’articolarità.
Nel caso in cui il trattamento conservativo non apporti miglioramenti o qualora il grado di compressione sia troppo elevato, si consiglia al paziente una gestione di tipo chirurgica.