10/12/2020

Dolore alla spalla? Potrebbe essere una tendinopatia

Il dolore alla spalla è frequente e le cause possono essere molteplici, una di queste è la tendinopatia alla cuffia dei rotatori. La probabilità di manifestare questa condizione patologica aumenta con l’invecchiamento, tuttavia può insorgere anche in giovane età.

Come si manifesta?

I sintomi più comuni sono dolore localizzato e difficoltà a svolgere alcuni movimenti. Solitamente i movimenti più dolorosi riguardano tutte quelle attività in cui si “allontana” il braccio dal corpo e si attivano i rotatori dell’omero, ad esempio: portare la mano dietro alla nuca o dietro la schiena, allacciare la cintura dell’auto e altri movimenti complessi dell’arto superiore.

Quali sono le cause più frequenti? 

Il dolore può essere dovuto da sovraccarichi durante l’attività sportiva o lavorativa, ad esempio l’operaio che svolge gesti ripetitivi e porta spesso il braccio sopra la testa. In altri casi invece, può essere legato ad un trauma o ad una caduta
In ogni caso, la condizione riguarda un utilizzo eccessivo e/o scorretto della componente muscolo-tendinea, che viene dunque “sovraccaricata” ed entra in una condizione di sofferenza e di incapacità a gestire ulteriore carico, portando a dolore e incapacità funzionale più o meno grave.

Cosa fare quando compaiono i primi sintomi? 

Un medico specialista - come il medico fisiatra - è in grado di valutare l’articolazione dolente, effettuare un’anamnesi, un esame obiettivo e individuare la causa dell’insorgenza della sintomatologia. Nel caso in cui si sospettino fratture o lesioni gravi alla cuffia dei rotatori, potrebbero esseri richiesti degli accertamenti tramite esami strumentali. 

Il trattamento fisioterapico conservativo è consigliato? 

Sì, sempre, e comprende: 

  • terapia manuale
  • terapie fisiche
  • esercizio terapeutico. 

L’obiettivo è ridurre il dolore, il gonfiore, la sensazione di debolezza e la rigidità dell’articolazione, oltre che permettere il recupero dei movimenti deficitari.  

Quando si interviene con la terapia farmacologica e l’intervento chirurgico? 

Il trattamento farmacologico potrebbe essere associato al trattamento conservativo per una migliore gestione della sintomatologia dolorosa, soprattutto in caso di gradi di tendinopatia più elevati in cui il solo trattamento conservativo non riesce a risolvere completamente la problematica, specialmente in fase acuta. 

L’intervento chirurgico invece, è preso in considerazione nei rari casi in cui non si raggiunge un miglioramento soddisfacente a causa della cronicizzazione della problematica o della severità del grado della stessa. Per questo è sempre fondamentale prendere in carico la patologia celermente, in modo da avere una risoluzione migliore e più rapida.